Mangiare bene: La tradizione italiana batte la cultura del Fast Food
Dove mangiare è una domanda che ci facciamo molte volte, soprattutto in italia dove la cultura del mangiare bene è tra le più diffuse il problema di dove andare a mangiare non è una banalità e costituisce un momento della giornata che viene giustamente considerato importante.
Fare un buon pasto è importante al di là dell’aspetto piacevole che è costituito dal mangiare con gusto alcuni cibi che oltre che gratificarci dal punto di vista del sapore ci diano l’energia ed il ristoro per affrontare il resto della giornata.
In alcuni paesi la cultura del mangiare bene non è così radicata nelle persone come in italia ed il momento del pranzo, soprattutto quello del giorno viene vissuto come una necessità da esaudire nel modo più veloce e meno invasivo possibile per poter poi riprendere l’attività giornaliera.
A causa dello stile di vita moderno improntato sulle attività lavorative anche in italia la tendenza a mangiare veloce o cibi facili da preparare si è andata diffondendosi in una parte delle persone che lavorano.
In italia la necessità di dover mangiare fuori o in casa in modo veloce per poter poi riprendere l’attività lavorativa è stata affrontata in modi diversi e con una varietà di soluzioni più ampia rispetto ai classici fast food che si sono imposti in molti altri paesi soprattutto al nord.
Prendendo ad esempio città simbolo come Firenze ogni giorno all’ora di pranzo ristoranti, bar e gastronomie si sono attrezzati per rispondere a questo tipo di esigenza proponendo menu a costi contenuti dove vengono offerti piatti espressi di vario genere che soddisfano sia il fabbisogno energetico che il buon gusto.
Al posto dei classici precotti da fast food questi piatti sono realizzati con la classica cottura che oltre ad essere più salutari e nutrienti danno a chi li mangia il sapore dei prodotti freschi.
Questa soluzione alla necessità del pasto giornaliero non è la unica che viene proposta, per chi non si può muovere dal posto di lavoro o non ha tempo per spostarsi presso un luogo dove viene servito da mangiare esiste la possibilità di farsi recapitare direttamente il pranzo per mezzo dei vari catering a domicilio Firenze che propongono menu espressi a domicilio sia per privati che per aziende.
Anche i servizi di catering sono soliti proporre piatti espressi cucinati con prodotti freschi in modo da rendere anche un pasto essenziale un momento piacevole che ristori e sostenga le persone per il resto della giornata.
In un paese come quello italiano fatto di una microeconomia molto radicata sul territorio l’utilizzo di cibi freschi prodotti sul territorio rappresenta un valore aggiunto non solo dal punto di vista della qualità e del benessere delle persone ma è una importante risorsa anche da un punto di vista economico per il settore della ristorazione.
Il prezzo dei cibi precotti dove al costo del prodotto deve essere aggiunto anche quello della lavorazione, della confezione e della distribuzione fino al luogo di vendita, il quale a sua volta dovrà apporre le proprie spese e guadagni, non risulta essere conveniente se acquistato per i volumi richiesti da città come Firenze che per quanto importante e conosciuta in tutto il mondo per vari ambiti non ha necessità di soddisfare una richiesta alimentare pari a quello delle grandissime metropoli.
In città grandissime e sovrappopolate la richiesta di cibo veloce non può essere soddisfatta con i soli metodi della cucina espressa che necessità di lavorazioni sul posto molto specifiche e di una serie di fornitori diversi che produrrebbero problemi di approvvigionamento di vario genere.
Per questo motivo la soluzione dei cibi precotti da fast food è l’unica sostenibile e conveniente da un punto di vista economico soprattutto per le grandi catene di fast food che sono diffuse e ben radicate soprattutto nelle grandi metropoli del mondo dove la possibilità di mangiare ogni giorno cibi espressi tradizionali non può essere che una piccola percentuale dell’offerta dedicata al sostentamento alimentare quotidiano della popolazione.
La realtà italiana della ristorazione è fatta per lo più di città di piccole e medie dimensioni che hanno necessità di volumi di cibo ridotti per i quali la struttura stessa del territorio favorisce una interazione di piccoli scambi commerciali che riescono a fare rete in modo conveniente sia da un punto di vista logistico che economico permettendo a tutti gli anelli della filiera di ricavare il proprio guadagno.
Tornando all’esempio di Firenze le catene di fast food in questa città esistono come in qualsiasi altra zona di italia ma se si va a vedere i prezzi di questi e si paragonano a quelli di un pasto veloce che possiamo fare in uno dei vari ristoranti, bar o gastronomia che propongono menu a basso costo per il pranzo quotidiano di tutti i giorni si potrà notare che risultano piuttosto cari rispetto alla quantità di cibo che propongono.
La mancanza di convenienza si riflette anche sulla diffusione delle grandi catene di fast food che rispetto ad altre zone del mondo risultano meno diffusi e molto più piccoli come dimensione oltre ad essere per gran parte del giorno frequentati da pochissime persone se si escludono alcune zone vicino a stazioni particolarmente affollate da turisti e viaggiatori.
Il modello di ristorazione italiano supera quello delle grandi catene di fast food non solo da un punto di vista della qualità ma anche della convenienza, essendo più adatto alle esigenze di un territorio fatto di volumi contenuti e per questo difficilmente convenienti per le grandi catene di distribuzione che riescono ad essere competitive solo dove l’approvvigionamento di cibo è scarso e di difficile reperibilità per le piccole attività commerciali.
Questo stato di cose non è passato certo inosservato alle grandi catene di fast food che negli ultimi anni almeno per quanto riguarda la realtà italiana stanno cercando di modificare l’offerta orientandosi verso una qualità maggiore dei prodotti offerti.
Alcune della catene più importanti hanno introdotto una percentuale sempre maggiore di prodotti tipici italiani certificati arrivando a coprire gran parte del proprio fabbisogno con fornitori e produttori italiani, con questa operazione si sta cercando di portare nei fast food non solo quelle persone che hanno necessità di un pasto veloce ma anche quelli che scelgono dove mangiare in base alla qualità e alla bontà dei prodotti.
Questa trasformazione dei fast food italiani, pur rimanendo una concorrenza per le piccole attività commerciali locali, deve essere vista come una vittoria della cultura del mangiare bene italiano che è profondamente ed intimamente radicata nel territorio e nelle persone, un ulteriore conferma di uno stile di vita che non si limita a vincere sul proprio territorio come in questo caso ma che da sempre ha avuto la capacità di imporsi ovunque nel mondo sia stato proposto ottenendo riconoscimenti a tutti i livelli.