Consulenti finanziari indipendenti: cosa sono e i servizi che offrono ai risparmiatori
Gli italiani sono un popolo di santi, poeti, navigatori e…risparmiatori! Il nostro paese, infatti, è quello col più alto tasso di risparmio privato dell’intero Vecchio Continente, un dato che fa da “contraltare” all’elevata mole di debito pubblico. Un atteggiamento più da “formica” che da “cicala”, che implica, però, che i propri investimenti vengano seguiti “passo passo”, senza essere tralasciato nulla al caso.
La maggior parte dei risparmiatori italiani, però, non dispone di adeguate conoscenze per poter effettuare scelte in ambito finanziario con cognizione di causa. Diventa inevitabile, di conseguenza, rivolgersi ad un esperto finanziario, che spesso viene individuato nel proprio consulente bancario o nei promotori finanziari. La fiducia verso queste figure, tuttavia, è stata messa a dura prova più volte nel corso del tempo.
Consulente bancario e Consulente finanziario indipendente: quali sono le differenze?
Alcuni scandali datati nel tempo (come i crack Cirio e Parmalat) o altri più recenti, non hanno fatto altro che creare una sorta di “sfiducia” dei risparmiatori verso l’istituzione bancaria. Certo, dal 2007, mediante la compilazione del questionario MIFID, i risparmiatori sono maggiormente tutelati, in quanto devono rispondere ad alcune domande propedeutiche a comprendere quali siano le loro conoscenze, i loro obiettivi di rendimento e il tempo entro il quale vederli realizzati.
Ma tutto ciò, talvolta, non basta per ottenere quella trasparenza, sacrosanta, che i risparmiatori italiani chiedono al proprio consulente finanziario. Rivolgendosi ad un consulente/promotore finanziario di un istituto di credito, poi, si corre inevitabilmente il rischio che quest’ultimo, talvolta “pressato” per il raggiungimento dei budget, non offra realmente la miglior soluzione per il cliente, ma una sorta di “compromesso” tra le esigenze di quest’ultimo e quelle del proprio datore di lavoro.
Non bisogna fare, per quanto ovvio, di tutte l’erba un fascio. Ma questa tipologia di problematica è inutile negare che esista. Da qualche lustro a questa parte, gli italiani possono però affidare i propri risparmi a consulenti finanziari indipendenti come RV CAPITAL PARTNERS, che svolgono il proprio mandato in modo autonomo e trasparente, senza percepire alcun compenso da parte di istituti di credito, società di fondi o compagnie assicurative.
Quest’ultimo aspetto consente al consulente finanziario indipendente di lavorare, realmente, nell’esclusivo interesse del cliente, cercando soluzioni ad hoc per lo stesso, scegliendo tra tutta l’infinita galassia di prodotti presente nel mondo finanziario. Quando ci rivolgiamo ad un istituto di credito, ad esempio, il consulente può proporre solo ed esclusivamente prodotti legati al proprio datore di lavoro o, nel caso delle SGR, a società di fondi del risparmio gestito con le quali la banca ha sottoscritto un contratto in qualità di collocatore.
Il consulente finanziario indipendente lavora in totale assenza di conflitto d’interessi
Il consulente finanziario indipendente, invece, può optare per qualsiasi soluzione, scevro – a differenza di promotori/consulenti finanziari – di qualsivoglia conflitto d’interesse. Il valore dell’indipendenza è fondamentale per svolgere realmente il proprio lavoro nell’esclusivo interesse del risparmiatore, con particolare attenzione sugli obiettivi che vuol raggiungere quest’ultimo nell’allocazione finanziaria dei propri risparmi.
Il consulente finanziario indipendente, inoltre, propone prodotti – di norma – decisamente meno costosi rispetto a quelli offerti allo sportello bancario, spesso gravati da commissioni di sottoscrizioni (implicite o esplicite) piuttosto consistenti, che dal 2017, oltretutto, devono essere chiaramente esposte in un documento annuale inoltrato al cliente, dove vengono indicati tutti i costi sostenuti dal cliente per la gestione dei risparmi in quel determinato istituto.
Affidandovi ad un consulente finanziario indipendente, invece, dovrete pagare una parcella fissa, che, a parità di patrimonio investito, risulta spesso più conveniente rispetto ai costi da dover sostenere nella sottoscrizione di prodotti finanziari con la maggior parte degli istituti di credito. Minori costi e soluzioni finanziarie realmente adottate per perseguire gli obiettivi dei clienti: il consulente finanziario indipendente è, attualmente, la miglior soluzione per buona parte dei risparmiatori italiani.