Hai appena iniziato ad investire? Ecco quali errori dovresti evitare

Quando ci si avvicina al mondo degli investimenti è normale essere un po’ apprensivi. A volte si teme di non essere pronti o sufficientemente informati, oppure si è spaventanti dalla volatilità dei mercati. In realtà, bastano alcune accortezze per evitare gli errori più comuni e magari la guida di un consulente esperto per guidarci verso gli strumenti più adatti alle nostre esigenze.

Di seguito offriamo una panoramica di alcuni degli errori più comuni (e più facili da evitare) per chi si avvicina a questo mondo come un investitore alle prime armi.

Risparmiare con metodo e razionalità

La ovvia premessa per poter investire è quella di poter disporre di un capitale di base, che rappresenta il punto di partenza per l’investimento. Non serve essere milionari: basta dedicare regolarmente una parte del proprio reddito al risparmio.

È utile comprendere che anche un giovane, magari al primo impiego, può iniziare ad investire, a patto di accantonare una piccola parte del proprio stipendio, anche con somme modeste come 50 o 100 euro al mese. Ciò che più conta è essere disciplinati e perseveranti.

L’importante è ribaltare la prospettiva sul risparmio, che non è quello che rimane dopo aver speso ogni mese quanto guadagnato, ma una quota fissa da accantonare prima di effettuare una qualsiasi spesa. Creare questa abitudine può fare una enorme differenza nel lungo periodo.

Un ulteriore fattore per il successo di questo approccio è legato alla razionalità nelle proprie spese. È assolutamente necessario distinguere tra necessario e superfluo. Lo scopo non deve essere quello di eliminare le spese per il divertimento o gli svaghi, ma trovare un giusto equilibrio, evitando sprechi di denaro. Solo così si può ottenere una piena consapevolezza delle esigenze di oggi e dell’investimento per costruire il domani.

Non avere un quadro chiaro

Investire senza un obiettivo è come guidare senza una meta. Che si tratti di comprare casa, prepararsi alla pensione o raggiungere la stabilità finanziaria, è fondamentale avere un piano.

Per una pianificazione efficace è utile comporre un quadro chiaro che identifichi i comportamenti di spesa, la capacità di risparmiare, la possibilità di accrescere il reddito o il patrimonio. In breve, è necessario comprendere con chiarezza se siamo in grado di vivere secondo le nostre possibilità o se invece stiamo spendendo più di quello che guadagniamo.

Talvolta affrontare correttamente questa analisi può risultare complesso e può essere necessario il supporto di un professionista come un consulente finanziario. Queste figure professionali sono in grado di compiere un checkup dello stato patrimoniale e del portafoglio del cliente ed offrire consigli utili per raggiungere i propri obiettivi finanziari.

L’assistenza di una professionista consente di capire quali sono le abitudini di spesa errate e quali interventi sono necessari per migliorare la situazione generale ed affrontare il futuro con tranquillità ed ottimismo.

Ignorare il proprio profilo di rischio

Non tutte le persone sono uguali ed è necessario comprendere qual è il proprio profilo di rischio ovvero la propria capacità di sopportare la volatilità dei mercati. Quando si inizia ad investire è normale accettare di essere esposti ad una certa quantità di rischio.

È però cruciale definire quanto rischio si è disposti a tollerare. Alcuni investitori, di fronte alle turbolenze dei mercati finanziari, si lasciano prendere dal panico e tendono a commettere errori grossolani che pregiudicano l’esito dei propri investimenti. Questo accade perché hanno scelto strumenti finanziari che non erano adatti alla propria propensione al rischio.

Anche in questo il supporto di un professionista può essere cruciale. Comporre un portafoglio più o meno rischioso dipende soprattutto dal tipo di investitore, dall’orizzonte temporale e dagli obiettivi finanziari. Se il portafoglio viene costruito con criterio, l’investitore, anche alle prime armi, non si lascerà sorprendere dall’andamento dei mercati, senza farsi influenzare dai sentimenti del momento (euforia o panico). In tal modo il proprio percorso di investimento sarà accompagnato da un senso di consapevolezza e fiducia.

Seguire le mode o consigli di persone non esperte

Mentre ti stai distraendo sui social ti appare un’inserzione che promette di moltiplicare i tuoi soldi in una settimana grazie al trading online, o alle criptovalute o investendo in opzioni. È capitato a tutti. Sul web esistono decine e decine di sedicenti esperti che mirano a venderti metodi sicuri per diventare ricco in breve tempo.

Si tratta di truffe o di investimenti estremamente rischiosi, che possono avere esiti catastrofici sul tuo patrimonio.  È pertanto necessario diffidare di sconosciuti che offrono guadagni mirabolanti.

Un investimento di successo richiede tempo, disciplina e tanta pazienza. Se ritieni di aver bisogno di un supporto per investire è meglio affidarsi a professionisti, verificare la loro iscrizione dall’albo dei consulenti finanziari.

E inoltre saggio non prendere troppo sul serio anche i racconti degli amici che potrebbero aver accumulato esperienze particolarmente positive o negative, ma senza aver fatto analisi adeguate dell’accaduto. Un determinato investimento che ha offerto buoni rendimenti in passato, non necessariamente offrirà la stessa performance in futuro.

Investimenti non sufficientemente diversificati

Questo è un errore molto comune anche per gli investitori esperti. Talvolta capita di affezionarsi ad alcuni titoli perché in passato hanno offerti buoni rendimenti e ci si dimentica che è necessario diversificare i propri investimenti per contenere il rischio.

Errore tipico è quello di avere solo titoli americani in portafoglio, o avere una sovraesposizione di titoli tecnologici. Quando i mercati vanno bene, sembra un’ottima idea, ma quando il trend si inverte tutti gli investimenti simili iniziano ad andare in sofferenza.  È per questo che è necessario diversificare scegliendo asset diversi tra loro o titoli di aree geografiche diverse.

Tanto più il portafoglio è diversificato, tanto più sarà semplice contenere il rischio e la volatilità in momenti negativi del mercato.

Ignorare i costi di gestione

Ad ogni strumento finanziario è connesso un determinato costo di gestione. È importante esserne consapevoli perché questo costo, seppur apparentemente piccolo, può influire in maniera consistente sull’esito dell’investimento. Lo sanno bene gli istituti bancari che spesso propongono ai loro clienti degli investimenti estremamente inefficienti dal punto di vista dei costi.

Facciamo un esempio. La banca vi propone un fondo di investimento attivo (cioè gestito da un gruppo di esperti) e vi chiede una commissione del 2% annuo sull’investimento. Ciò significa che pagherete il 2% sia quando l’investimento andrà bene che quando andrà male. Forse non sapete che esistono strumenti per investire su indici nazionali e mondiali che richiedono solo lo 0,2% o lo 0,3% all’anno e hanno sistematicamente performance migliori dei fondi gestiti da esperti. Sembra impossibile, vero? Ed invece è la realtà.

Questo per dimostrare che i costi di gestione possono limitare molto l’effetto benefico dell’investimento, quindi è necessario dedicare molta attenzione alla scelta del giusto strumento finanziario e valutare la presenza e l’entità delle commissioni.

Conclusioni

Iniziare ad investire può apparire come un’attività complessa o riservata a pochi esperti. In realtà l’accesso al mondo degli investimenti non è mai stato semplice come oggi, ma con alcune accortezze. Talvolta, si possono commettere errori per inesperienza o perché ci si basa di fonti inaffidabili o sul consiglio di conoscenti.

L’approccio migliore è senz’altro quello basato sull’apprendimento delle nozioni base, per acquisire consapevolezza di ciò che si sta facendo, e sul supporto di professionisti che possono offrire una consulenza precisa e competente. Prestando la giusta attenzione è possibile avviare un percorso di investimento che getterà le basi sia per la salvaguardia dei propri risparmi che sull’accrescimento del patrimonio famigliare.

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