La Capoeira tra danza e lotta. Storia e benefici di una disciplina
Tra le espressione culturali e folkloristiche brasiliane c’è un’antica lotta di liberazione diventata famosa in tutto il mondo. Si chiama Capoeira (si pronuncia Capuéra), e le sue origini risalgono al XVI secolo circa. Oggi è una disciplina praticata da moltissimi appassionati di ogni età, una forma espressiva completa, che unisce danza, movimento, canto, lotta e ritmo.
Originariamente, la Capoeira era una vera e propria lotta di liberazione con elementi nata all’interno del mondo tribale africano. Le parole dei canti utilizzati in questa forma espressiva sono in portoghese e brasiliano, molto semplici, e collegati alle vicissitudini storiche di queste popolazioni. Gli schiavi deportati in Brasile in epoca coloniale si dedicavano a questa forma di danza con la speranza di raggiungere uno status di libertà, è facile quindi comprendere quanta valenza simbolica possieda nell’immaginario collettivo. Il termine capoeira potrebbe derivare quindi dal nome del capotribù che riuscì a liberarsi dando vita a una comunità che viveva nella foresta amazzonica, dove nel corso del tempo, si formò un villaggio omonimo.
Questi schiavi africani, che in un primo momento erano stanziati nel territorio di Bahia, difesero e conservarono le loro tradizioni, tramandando i movimenti di alcune danze folkloristiche africane e alcuni strumenti musicali che furono utilizzati poi all’interno della pratica della capoeira. Tra questi strumenti c’è il celebre “Berimbau”, monocorde, formato da un arco di legno o bambù e da un filo di metallo collegati a una zucca secca vuota che viene utilizzata come cassa di risonanza, che consente ai suoni di propagarsi. Il “Pandeiro” invece è un tamburello con sonagli, uno strumento percussivo caratteristico, che viene generalmente utilizzato accanto al Berimbau e all’“Atabaque”, ovvero la conga, un alto tamburo che si suona col palmo delle mani. La musica è una componente essenziale di questo gioco, in quanto il suo andamento condiziona molto le figure e le loro combinazioni all’interno del gruppo di partecipanti.
La Capoeira può essere considerata una disciplina completa e creativa in quanto i suoi movimenti e le sue figure sono da “combinare” con quelli del proprio avversario. Non si tratta di sequenze prestabilite e fisse ma di salti, elementi acrobatici, mosse da utilizzare a seconda di ciò che il ritmo, la musica e l’andamento del gioco richiedono. L’abilità del capoerista non sta tanto nel toccare direttamente l’avversario, ma nel riuscire a distrarlo con questi movimenti, e gesti, e i momenti di condivisione possono diventare anche particolarmente vivaci, dinamici e anche divertenti.
Si parte formando un cerchio di partecipanti che viene indicato col nome di “roda”, e poi, mentre i due avversari si “battono” al centro del gruppo, tutti gli altri battono le mani a tempo di musica sostenendo i compagni. I movimenti dei capoeristi possono essere ora più lenti, ora più veloci, e scattanti al variare della musica e del ritmo.
Quanto agli stili della disciplina, si riconoscono comunemente due modelli: la Capoeira Angola e la Capoeira Regional. La prima è un gioco che nasce dall’osservazione dei movimenti e del comportamento del regno animale. Infatti, il partecipante si muove emulando l’atteggiamento, gli scatti tipici di alcuni animali. Si considera una forma più tradizionale e “pacata” rispetto al secondo stile.
La Capoeira Regional invece è nata nell’area di Bahia e presenta un largo uso di calci, essendo molto simile alle arti marziali orientali. In entrambi i casi occorre molta precisione e concentrazione per riuscire a rispondere e interagire con l’avversario ma gli effetti positivi di quest’arte sono noti a chiunque abbia il piacere di praticarla. Rafforzamento dei muscoli, resistenza alla fatica, effetto liberatorio e distensivo, flessibilità e coordinazione muscolo scheletrica sono alcuni dei benefici che la Capoeira è in grado di apportare.
Infine, sotto il profilo delle vicende storiche di questa disciplina, due personalità molto importanti che hanno dato impulso alla Capoeira e hanno contribuito alla distinzione degli stili sono Mestre Bimba vissuto negli anni ’30 e Mestre Pastinha. Nel 1974 la Capoeira è diventata sport nazionale del Brasile e ha cominciato a diffondersi in tutto il mondo. Nel nostro Paese è stato Mestre Canea ad aprire la prima scuola di Capoeira nella capitale. Era il 1957 e da allora, sempre più persone si avvicinano a questa disciplina restandone incantati.