Nei contenitori per microonde si può disidratare la frutta
Quando si pensa alla frutta secca vengono in mente noci, arachidi, nocciole e altre specialità a guscio, ma con questo nome si possono identificare anche quelle specialità ottenute tramite il disseccamento – che si possono opportunamente definire come frutta disseccata o disidratata.
Un esempio di questi prodotti è ad esempio la mela secca a fettine, che può essere consumata sia da sola come merenda che insieme al latte e ai cereali della colazione, ma altri grandi classici sono ad esempio le prugne e i fichi secchi, oppure le fettine di banana disidratata. Insomma, chi più ne ha più ne metta!
Una cosa che forse non tutti sanno è che è possibile creare a casa propria queste gustose varianti di frutta, aspetto decisamente interessante dal punto di vista economico dal momento che al supermercato questi prodotti hanno spesso un costo non indifferente. E non è che l’acquisto dei piccoli elettrodomestici per l’essiccazione casalinga sia un granché conveniente!
Ma ecco un’alternativa comoda e alla portata di tutti. Secondo i portale Life Hacker, si può disidratare la propria frutta preferita semplicemente tagliandola a fettine sottili, collocandola su un piatto o in un contenitore per microonde aperto, e poi facendo partire l’elettrodomestico sulla funzione “defrost” – quella che si utilizza di solito per scongelare gli alimenti.
Il tempo necessario per la disidratazione varia da frutta a frutta e anche in funzione dello spessore delle fette, ma di solito non occorrono più di 30-40 minuti per portarlo a termine. In genere occorre più tempo per i frutti a maggior contenuto di acqua, come ad esempio le pesche o le albicocche, mentre avendo l’accortezza di tagliare ben sottili banane e mele dalla polpa compatta i tempi si possono accorciare.
Come ammette lo stesso sito, “non si tratterà del metodo più efficiente del mondo, ma può fare la magia se non avete altre opzioni a disposizione”!