Olio extravergine d’oliva ed etichette: evitare le contraffazioni
L’olio extravergine d’oliva è uno dei prodotti alimentari più pregiata e, di conseguenza, più contraffatti. Come leggere l’etichetta per tutelarsi.
L’olio extravergine d’oliva è parte integrante della cultura alimentare dei Paesi che sorgono sul Mediterraneo ed è uno dei prodotti più benefici per l’organismo umano. L’Unione Europea prevede standard ben definiti perché un olio possa essere considerato ‘extravergine’, stabiliti per tutelare una delle produzioni agroalimentari trainanti delle economie del bacino mediterraneo.
L’olio extravergine italiano raggiunge le migliori tavole di tutto il mondo, esportando il brand Made in Italy e consolidando la posizione di leadership del Belpaese per ciò che concerne il settore del food. Un mercato alimentato anche grazie agli e-commerce di settore che permettono di commercializzare l’olio pugliese online: la Pugia, infatti, è la prima regione italiana per produzione e per vendita di olio, ma anche le varietà toscana, siciliana, calabrese e campana riscuotono un successo planetario.-
Trattandosi di prodotti particolarmente ambiti, apprezzati e richiesti, il rischio contraffazione è sempre in agguato. Per tale ragione, imparare a distinguere l’olio extravergine dalle sue imitazioni può rivelarsi molto utile a noi consumatori. Il primo elemento a nostra disposizione per tutelarsi dalle fregature è rappresentato dall’etichettatura.
Come leggere l’etichetta dell’olio
Il primo dato cui dobbiamo prestare attenzione al nome dell’olio, cioè la denominazione del prodotto. Se conoscete l’azienda produttrice, avrete già a disposizione un dato rassicurante, altrimenti potete cercarlo su internet e acquisire informazioni utili in pochi secondi.
La seconda indicazione interessa la denominazione di vendita: ‘extravergine’, ‘vergine’, ecc. la denominazione deve essere riportata in modo chiaro ed esplicito. Segue la quantità nominale presente nella bottiglia (ad esempio 1l) e quindi la data di scadenza entro cui è preferibile consumare l’olio. Tutti i dati appena descritti devono essere presenti sull’etichetta.
Le caratteristiche dell’etichetta
L’Unione Europea ha stabilito che l’etichetta dell’olio debba presentare tre caratteristiche: deve essere chiara, precisa e indelebile.
Chiara, ovvero facilmente leggibile, scritta con un font comprensibile e della giusta dimensione.
Precisa, in relazione alle informazioni sulle olive utilizzate, sulla loro provenienza e sui sistemi di lavorazione.
Indelebile, in quanto la stampa deve rimanere impressa sulla carta e non sbiadire e cancellarsi del tutto al passaggio del dito.
I contrassegni di qualità
Un elemento che rassicura sulla qualità dell’olio extravergine è quello relativo ai diversi marchi di qualità esistenti.
I contrassegni sono sotto la supervisione dell’Unione Europea, che vigila e controlla l’assegnazione di qualità ed effettua verifiche periodiche per assicurarsi che gli standard siano sempre appropriati alla denominazione.
Tra le sigle più importanti troviamo il DOP (Denominazione di Origine Protetta), l’IGP (Indicazione Geografica Protetta), l’STG (Specialità Tradizionale Garantita) e l’indicazione ‘biologico’.