Quando vendere un fondo? Ecco alcuni suggerimenti
In linea di massima lo sanno tutti i fondisti che vendere un fondo prima del periodo prestabilito in fase di sottoscrizione è rischioso. Certo, in un periodo di crisi come quello che viviamo, può capitare che le esigenze di capitalizzazione siano inferiori a quelle di liquidità immediata. Nessuno, quando si propone di investire, può sapere cosa possa accadergli dopo 5 o 10 o 15 anni.
Situazioni in cui disinvestire
Problemi finanziari personali
Quindi, come detto, uno dei motivi per cui un fondista possa decidere di uscire da un fondo è la propria condizione economica personale. Se ho necessità di denaro, mi tolgo dall’obiettivo del risparmio e penso ad altro.
Chiaro che in questo caso si pagano le spese di gestione e di recessione del contratto. Inoltre si avranno delle perdite piccole o grandi e si potrebbe realizzare la possibilità di aver guadagnato poco rispetto a quanto investito. Per cui un fondo come questo BGF WORLD HEALTHSCIENCE E2 USD di BLACKROCK INVESTMENT MANAGEMENT LTD., codice ISIN lu0122380701 che potrebbe rendere bene in futuro, perderà per voi il suo valore.
D’altronde, se ci sono delle esigenze, altro non si può fare.
Fondo in perdita
C’è il caso poi di chi voglia uscire da un fondo, perché la situazione del suo mercato è in crisi. La prima accortezza da suggerire è: niente panico.
Infatti se è tutto il mercato che è andato in perdita, la colpa non è di nessuno. Tutti gli investitori ci sono dentro. E secondariamente non ci si può fare molto. Cioè le perdite ci sono. E spesso sono più pesanti in caso di titoli azionari che obbligazionari.
Le azioni possono riprendersi e rigenerare un guadagno nel medio termine, mentre le obbligazioni non avranno quasi sicuramente più impennate.
Sarà più probabile che si creino delle minusvalenze che delle plusvalenze anche in futuro. Ecco perché converrebbe ricomprare nuovamente quei titoli e aspettare tempi migliori.
Altri fondi a buon mercato
Diverso è il caso in cui il fondista voglia uscire da un fondo o dal mercato verso cui punta il gestore per esaurimento del ciclo di mercato. Qui vendere può essere astuto e generare guadagni o meno perdite, specie se il fondista ha a disposizione un mercato nuovo su cui puntare. Questa è la tipica situazione da plusvalenza.
Questa situazione di solito si verifica quando una voce (Borsa o mercato obbligazionario) diventa così piccola o si dissipa e fa spazio a un altro mercato. Il mercato ha perso interesse e allora quel fondo è meglio venderlo. In finanza la cosa accade quando le borse salgono. Se, viceversa, scendono vuol dire che quel mercato ha ancora potenzialità, ma meno di altri nuovi. Quindi, ancora una volta, piuttosto che tenere un fondo in caduta è meglio liquidarlo per andare verso altre Borse a buon mercato.
La terza opzione, che è quella del giocatore d’azzardo, è oggi come oggi la meno probabile. Infatti in questo periodo del primo ventennio conviene comprare e quasi mai vendere. È rara l’occasione che un mercato vada a esaurirsi così tanto da essere inutile.