Risme di vari formati per esigenze diverse
Quando si parla di risme di fogli tutti hanno in mente quelle più comuni, che si trovano in qualsiasi negozio, da quelle specifici e non, del formato che tutti conosciamo, l’A4. In realtà esistono molti altri formati in cui trovare le risme di fogli e variano a seconda delle esigenze e del risultato finale che si vuole ottenere.
I formati standard.
Esiste una normativa internazionale che regola le misure dei vari formati dei fogli ed è valida nella maggior parte dei paesi del mondo. Tale normativa, chiamata ISO 216 è stata introdotta nel 1975, rendendo uniforme le misure che prima variavano da paese a paese. Questa normativa divide le misure delle risme di carta in formati che vanno dall’A1 all’A6 in modo che il formato successivo dimezzi le dimensioni di quello precedente. Questo vuol dire, ad esempio, che il formato A4 è la metà del formato A3. La scelta di queste misure e della vigente normativa è dovuta a motivazioni ben precise: infatti la correlazione tra le grandezze permette in minore spreco e quindi questo influisce sull’abbattimento dei costi di stampa.
La scelta del formato.
Come si è visto ci sono vari formati in cui si possono trovare le risme di fogli ed ognuno ha una funzione più o meno specifica. I formati piccoli come gli A6 e A5 sono utili per volantini e depliant in quanto formati più maneggevoli e comodi per questo tipo di produzioni. I formati A4 e A3 invece sono quelli più utilizzati negli uffici. Gli A4 sono il formato più comune, presente ovunque e utilizzato per stampare documenti, contratti e qualsiasi forma di testo scritto. Gli A3 invece, essendo il doppio degli A4, sono utili per stampare grafici e tabelle. La scelta del formato è pure dipesa da ciò che si vuole come prodotto finito. Scegliere un formato maggiore permette di avere plichi di documenti con una minore quantità di fogli, tuttavia essendo più grandi inficiano la manualità e comodità dello stampato stesso. Infine i formati A2, A1 e A0 solitamente sono usati nella progettazione, in quanto si ha bisogno di parecchio spazio per gestire disegni carichi di particolari, in modo da non costringere il progettista a dover lavorare in spazi ristretti.
Formati particolari.
Oltre al formato A esistono anche il formati B e C, meno comuni. Il formato B è una media geometrica del formato A, infatti le misure del B1 per esempio sono comprese tra l’A0 e l’A1 in modo tale che il B0 sia lungo esattamente un metro. Il formato B è impiegato per usi speciali come i poster che hanno solitamente misure basate su questo formato o i libri che di solito hanno misure dei fogli di tipo B5. Il formato C invece è quello meno comune, infatti su usa quasi solamente per le buste di carta. Anch’esso deriva dalla media geometrica del formato A e si trova in numero uguali ad esso. La praticità di questo formato è la possibilità che la busta in formato C4 possa contenere tranquillamente una lettera in formato A4.