Come usare gli accessori bagno di scuole e case
Negli ultimi anni i genitori sono diventati fin troppo apprensivi riguardo all’igiene dei loro figli, sostiene il dottor Brett Finlay dell’università della British Columbia americana. Certo, in passato la promozione di buone abitudini igieniche ha permesso di salvare milioni di vite, e continua ancora a farlo nei paesi poveri di tutto il mondo, ma oggi sembriamo avere addirittura esagerato.
La notevole diffusione di allergie, asma e problemi respiratori che ha colpito negli ultimi decenni i paesi industrializzati è, secondo i microbiologi, dovuta al fatto che siamo diventati troppo ossessionati dalla ricerca dell’igiene a tutti i costi. Ma se i bambini non entrano in contatto con un numero elevato di batteri e germi – la maggior parte dei quali, lo ricordiamo, è del tutto innocua – il loro sistema immunitario non viene messo nelle condizioni di potersi sviluppare adeguatamente.
Nascono così fenomeni allergici di ogni tipo in relazione a quelle che l’organismo percepisce come “minacce” ma che in realtà non lo sono; per questo motivo il dottor Finlay e i suoi colleghi affermano che «Più cose conosce il sistema immunitario, e meglio lavora. Con più microorganismi entra a contatto, e più impara. E prima tutto questo avviene nella vita di una persona, meglio è».
Per quanto riguarda nello specifico il lavarsi le mani, la “ricetta ideale” secondo gli esperti è quella di usare acqua e sapone solo quando le mani sono sporche, dopo aver usato la toilette o prima di sedersi a tavola: nelle case e nelle scuole gli accessori dei bagni devono essere quindi essere usati con criterio, senza trascurarli ma al tempo stesso senza ricorrervi con eccessiva frequenza.
Altri consigli? Sbarazzarsi del sapone antibatterico (quello normale è più che sufficiente), lavare i biberon senza sterilizzarli, e pazienza se il ciuccio cade per terra: basta una semplice sciacquata sotto l’acqua corrente per pulirlo a sufficienza.