Valutazione dei mobili antichi: ecco come si fa
Non tutti sanno che esistono specifici criteri e tecniche per la valutazione dei mobili antichi di alto antiquariato, quindi per lo più mobili prestigiosi. Andiamole a vedere più da vicino.
Al giorno d’oggi, in fatto di arredamento di una casa, esistono molti fattori che possono influire nella scelta di un mobile o di un suppellettile. Primo fra tutti, il gusto estetico di chi abita quella casa, e la specifica preferenza verso un mobile di arte antica oppure verso un mobile moderno o contemporaneo: aspetti, questi, da non sottovalutare in quanto molto spesso è proprio la scelta dello stile e dell’epoca dell’arredamento di un immobile che fa capire molto del suo proprietario.
È infatti comprensibile capire che una persona che apprezza l’arte moderna, che ama aspetti come il minimalismo e l’astrattismo, molto difficilmente oserà arredare la sua casa con mobili antichi; difficilmente, quindi, propenderà per l’acquisto mobili antichi, atteggiamento che sarà invece tipico di chi ama l’antiquariato e l’arte antica in genere. Fatta questa doverosa premessa, bisogna ricordare che sia l’acquisto di mobili antichi, sia quello che riguarda mobili moderni o contemporanei, richiedono ugualmente attenzione ed importanza.
Nel caso relativo all’acquisto e valutazione mobili antichi, ovviamente, l’importanza non va data solo all’aspetto estetico, ma anche alla scelta ed alla preferenza dell’epoca storica a cui vogliamo fare riferimento, ed ovviamente anche alla valutazione di quel mobile. Molte volte, infatti, dietro un mobile apparentemente bello e rispettoso di una data epoca, si nascondono invece tentativi di imitazione che rendono quel mobile non effettivamente appartenente a quello specifico periodo storico.
Pertanto, quando si parla di mobili antichi, potrebbe essere opportuna e consigliata una loro valutazione, che può essere effettuata, ad esempio, utilizzando metodi e tecniche scientifiche, come ad esempio la valutazione del legno e la sua effettiva datazione. Essa avviene utilizzando alcune tecniche nello specifico, ovvero: la spettroscopia, atta a rivelare la datazione del legno e le caratteristiche delle patine e delle lacche; la spettrografia, che invece è utile per il riconoscimento dell’essenza lignea; questo metodo può essere anche molto interessante perché permette di individuare situazioni in cui, ad esempio, è stato utilizzato un tipo di legno per le gambe di un tavolo, ed un altro tipo di legno per il piano.
L’uso degli spettri può essere caratteristico anche di elementi non in legno: anche se, ovviamente, in questo caso potrebbero essere necessarie anche altre valutazioni per l’individuazione della data in cui quel mobile è stato costruito. Le analisi microscopiche, l’analisi della luce monocromatica ed ultravioletta, ed altri aspetti, possono contribuite nella valutazione di un dato mobile, utilizzando appunto il microscopio: strumento scientifico molto utile perché consente non solo di individuare quell’elemento, ma anche eventualmente di rilevare la qualità e la consunzione della doratura di un mobile e di scoprire se esso sia o meno autentico.